lorenzov1963
RdC?! A Lavorare!
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Lui, oncologo all'ospedale Pascale di Napoli, ha capito dalle analisi di avere un cancro alla prostata. E benché logica vorrebbe che si facesse curare dai colleghi nel distretto sanitario dove vive e lavora, ha deciso di migrare a Milano. "Non ho difficoltà a far sapere che, pur lavorando al Pascale, sono in lista di attesa per operarmi all’Ieo di Milano", dice in una intervista al Corriere. Anzi: lo fa "per far rendere conto a tutti di come funziona male la sanità regionale".
Non è colpa dei medici, dice l'oncologo che riconosce le capacità dei colleghi. Il problema è "che non vengono messi in condizioni di lavorare come pure saprebbero fare". "Per il miocancro - spiega al quotidiano di via Solferino - devo essere sottoposto a un intervento in robotica. Le linee guida internazionali del Memorial Sloan Kettering Center, negli Usa, prevedono che questo tipo di intervento vada eseguito da strutture che ne facciano almeno 250 l’anno. Nell’intero Mezzogiorno non esiste alcun ospedale, Pascale compreso, che superi i 100 interventi alla prostata con il robot".
"Io, oncologo a Napoli curero il cancro a Milano. Mi spiace, devo salvarmi"
Non è colpa dei medici, dice l'oncologo che riconosce le capacità dei colleghi. Il problema è "che non vengono messi in condizioni di lavorare come pure saprebbero fare". "Per il miocancro - spiega al quotidiano di via Solferino - devo essere sottoposto a un intervento in robotica. Le linee guida internazionali del Memorial Sloan Kettering Center, negli Usa, prevedono che questo tipo di intervento vada eseguito da strutture che ne facciano almeno 250 l’anno. Nell’intero Mezzogiorno non esiste alcun ospedale, Pascale compreso, che superi i 100 interventi alla prostata con il robot".
"Io, oncologo a Napoli curero il cancro a Milano. Mi spiace, devo salvarmi"