E la fake quale sarebbe?
La bandiera del Kekistan, uno stato immaginario satirico molto popolare sul web, alla manifestazione di Matteo Salvini in piazza Duomo fa scoppiare la polemica. Il vessillo - adottato anche dalla destra radicale e suprematista americana - ha campeggiato nelle prime file del comizio leghista. A portarla in piazza un gruppo di quattro, cinque ragazzi, animatori della pagina Facebook «Dio Imperatore Salvini»
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La bandiera del Kekistan, uno stato immaginario satirico molto popolare sul web, alla manifestazione di Matteo Salvini in piazza Duomo fa scoppiare la polemica. Il vessillo - adottato anche dalla destra radicale e suprematista americana - ha campeggiato nelle prime file del comizio leghista. A portarla in piazza un gruppo di quattro, cinque ragazzi, animatori della pagina Facebook «Dio Imperatore Salvini»,
A un certo punto, in piazza del Duomo, blindatissima per il comizio di Matteo Salvini, entra un gruppo di ragazzi che sventolano una bandiera in tutto e per tutto simile a quella nazista. Il verde invece che il rosso, un simbolo con quattro K al posto della svastica, la bandiera rappresenta uno stato immaginario, il Kekistan, molto popolare sui social media.
Dopo alcuni minuti, un uomo del servizio d’ordine della Lega si avvicina, fa qualche domanda, poi lascia che i ragazzi circolino liberamente nella piazza. Uno di loro esibisce una spilletta con il totenkopf, il teschio simbolo delle SS naziste. Altri due indossano il cappellino della campagna elettorale di Donald Trump: ‘make America great again’.
Si potrebbe derubricare tutto a discutibile goliardata, forse addirittura a provocazione, se non fosse che la bandiera del Kekistan è uno dei vessilli adottati dalla destra radicale e suprematista statunitense. E’ la prima volta che compare in una manifestazione politica in Italia, mischiata alle bandiere della Padania.
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Gli amici neri di Matteo Salvini