Ebenezer Scrooge
Famo domani
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Qui Roma: dice che su Twitter è un topic trend, c'ha pure l'hasthag... 
Dalle parti vostre di che si parla?
"Spelacchio", l'albero che imbarazza la Raggi
Sab, 09/12/2017 - 20:08
Spelacchio, l'abete di Piazza Venezia, è l'immagine plastica dell'incapacità grillina. In rete non si parla d'altro (qui su FoL no...)
Non è un abete qualsiasi, è un tormentone, un mantra, è lui il protagonista indiscusso delle Vacanze Romane in versione natalizia.
Le seconde dell’era grillina. Stiamo parlando dell’abete natalizio di piazza Venezia, per gli amici “Spelacchio” (come lo ha ribattezzato la rete), che oggi è tra i topic trend di Twitter.
E c’è chi è pronto a giurare che, a furia di cinguettii, la sua popolarità offuscherà quella delle piante che l’hanno preceduto. Persino quella dell’albero dello scorso anno, bollato dalle pagine del tabloid britannico Daily Mail come “infinitamente triste”. Ma al peggio, si sa, non c’è mai fine. Così Spelacchio, con i suoi 20 metri di inadeguatezza, potrebbe scalare la hit degli abeti peggiori che Roma Capitale abbia mai avuto. Ma stavolta, malignano gli utenti, “Virginia Raggi non potrà dare la colpa alle amministrazioni precedenti”. Sulla questione è “intervenuto” anche Papa Francesco, a tirare in ballo Sua Santità è niente di meno che una delle popolarissime vignette targate “Le più belle frasi di Osho”. Il Papa guarda la Raggi e, con aria preoccupata, dice: “Mica vorrai fa pure er Presepe?”.
Inutile fare paragoni. Spelacchio è unico nel suo genere, un albero marziano che non ha nulla a che vedere con il parente ricco di piazza Duomo, e nemmeno con quelli super chic allestiti da Swarovski in Galleria e da Bulgari in piazza Scala. Il curioso abete di Piazza Venezia, secondo alcuni, assomiglierebbe piuttosto allo “scheletro sbilenco” di Ottery St Mary. Un alberello scarno, scarno che si trova nella contea britannica di Devon e che è stato eletto come il più brutto del Regno. Anche dopo gli addobbi, 600 sfere di varia dimensione e ben 3 chilometri di luci al led, non è cambiato granché. Questo albero è proprio un caso disperato. Spelacchio, commenta il noto blog “Roma fa Schifo”, è “allegro come una cambiale non pagata”.
E di fronte a tanta mestizia, persino la conduttrice Simona Ventura si è intenerita: “Se il sindaco Virginia Raggi non si offende, vorrei lanciare una petizione tra il milione
dei miei followers. Se vi sono rimaste palline, luci, stelle, fiocchi vorrei donarle a #Spelacchio. Che ne pensate?”. Anche perché, se resta così, “è così anonimo che il milite ignoto al confronto è una celebrità”. Sono in molti a domandarsi come mai, nonostante le decorazioni, Spelacchio appaia ancora così spoglio. Ironizza una utente: “Eppure con tutte le palle che racconta Virginia Raggi si potrebbero riempire anche quelli di New York e Parigi”. Una pioggia di critiche per il povero abete, a cui qualcuno suggerisce di “dimettersi subito”. Ma il coro non è unanime, in fin dei conti, quella pianta scheletrica e dismessa ispira anche simpatica. In fondo siamo tutti sulla stessa barca. Anche lui è una vittima incolpevole della “incapacità grillina”. Concetto riassunto dall’hasthag “#jesuisspelacchio”.
Dalle parti vostre di che si parla?
"Spelacchio", l'albero che imbarazza la Raggi
Sab, 09/12/2017 - 20:08
Spelacchio, l'abete di Piazza Venezia, è l'immagine plastica dell'incapacità grillina. In rete non si parla d'altro (qui su FoL no...)
Non è un abete qualsiasi, è un tormentone, un mantra, è lui il protagonista indiscusso delle Vacanze Romane in versione natalizia.
Le seconde dell’era grillina. Stiamo parlando dell’abete natalizio di piazza Venezia, per gli amici “Spelacchio” (come lo ha ribattezzato la rete), che oggi è tra i topic trend di Twitter.
E c’è chi è pronto a giurare che, a furia di cinguettii, la sua popolarità offuscherà quella delle piante che l’hanno preceduto. Persino quella dell’albero dello scorso anno, bollato dalle pagine del tabloid britannico Daily Mail come “infinitamente triste”. Ma al peggio, si sa, non c’è mai fine. Così Spelacchio, con i suoi 20 metri di inadeguatezza, potrebbe scalare la hit degli abeti peggiori che Roma Capitale abbia mai avuto. Ma stavolta, malignano gli utenti, “Virginia Raggi non potrà dare la colpa alle amministrazioni precedenti”. Sulla questione è “intervenuto” anche Papa Francesco, a tirare in ballo Sua Santità è niente di meno che una delle popolarissime vignette targate “Le più belle frasi di Osho”. Il Papa guarda la Raggi e, con aria preoccupata, dice: “Mica vorrai fa pure er Presepe?”.
Inutile fare paragoni. Spelacchio è unico nel suo genere, un albero marziano che non ha nulla a che vedere con il parente ricco di piazza Duomo, e nemmeno con quelli super chic allestiti da Swarovski in Galleria e da Bulgari in piazza Scala. Il curioso abete di Piazza Venezia, secondo alcuni, assomiglierebbe piuttosto allo “scheletro sbilenco” di Ottery St Mary. Un alberello scarno, scarno che si trova nella contea britannica di Devon e che è stato eletto come il più brutto del Regno. Anche dopo gli addobbi, 600 sfere di varia dimensione e ben 3 chilometri di luci al led, non è cambiato granché. Questo albero è proprio un caso disperato. Spelacchio, commenta il noto blog “Roma fa Schifo”, è “allegro come una cambiale non pagata”.
E di fronte a tanta mestizia, persino la conduttrice Simona Ventura si è intenerita: “Se il sindaco Virginia Raggi non si offende, vorrei lanciare una petizione tra il milione
dei miei followers. Se vi sono rimaste palline, luci, stelle, fiocchi vorrei donarle a #Spelacchio. Che ne pensate?”. Anche perché, se resta così, “è così anonimo che il milite ignoto al confronto è una celebrità”. Sono in molti a domandarsi come mai, nonostante le decorazioni, Spelacchio appaia ancora così spoglio. Ironizza una utente: “Eppure con tutte le palle che racconta Virginia Raggi si potrebbero riempire anche quelli di New York e Parigi”. Una pioggia di critiche per il povero abete, a cui qualcuno suggerisce di “dimettersi subito”. Ma il coro non è unanime, in fin dei conti, quella pianta scheletrica e dismessa ispira anche simpatica. In fondo siamo tutti sulla stessa barca. Anche lui è una vittima incolpevole della “incapacità grillina”. Concetto riassunto dall’hasthag “#jesuisspelacchio”.
