attentato egitto 155 morti

picciotto

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ciè il tacchino da digerire
e poi il blec fraidei


e poi
gli egizi hanno sopportato piaghe peggiori
 
Non fa notizia quando si ammazzano tra loro, direi.
Anche perché è difficile capirci qualcosa.



I sospetti delle autorità ricadono su gruppi islamisti attivi nella regione. La moschea è per lo più frequentata da sufi, fedeli che praticano il sufismo, una corrente mistica dell'islamismo.
 
Non fa notizia quando si ammazzano tra loro, direi.
Anche perché è difficile capirci qualcosa.



I sospetti delle autorità ricadono su gruppi islamisti attivi nella regione. La moschea è per lo più frequentata da sufi, fedeli che praticano il sufismo, una corrente mistica dell'islamismo.

Odiatissimi dai salafiti e, per me, i sufi sarebbero gli unici islamici accettabili.
 
Pure alle ambulanze hanno sparato :(
Che mer.de di uomini che ci sono al mondo.
 
Un attentato in un paese islamico è abbastanza la norma è per questo che la gente non ci fa caso altro che lontananza
se l'attentato fosse stato in argentina o cile egualmente distanti da noi la reazione sarebbe diversa
 
una moschea frequentata dai sufi, una corrente dell'Islam considerata eretica dallo Stato islamico che professa la dottrina wahhabita.

Il sufismo, particolarmente diffuso in Nord Africa, è intriso di elementi esoterici e prevede l’intercessione dei santi. Non è la prima volta che l’Is prende di mira i seguaci di questa corrente dell’islam. Nel 2013 sono stati oggetto di attacco due santuari sufi nel Sinai centrale. Nel 2016, inoltre, i seguaci del califfo Abu Bakr al Baghdadi hanno diffuso un comunicato in cui i sufi dovevano essere uccisi per i rituali “magici” che compiono, ritenuti eretici secondo l’interpretazione dell’Is dell’islam. “Ci rivolgiamo a tutte le mosche sufi ed ai loro leader per dire che il sufismo non è permesso né in Egitto né altrove ed in Sinai in particolare”, si leggeva nel comunicato dell’Is del 2016. Qualche mese dopo, l’Is rapì ed in seguito decapitò l’anziano leader sufi Soliman Abu Heraz, ritenuto responsabile di praticare atti esoterici. (Cae) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
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sono saliti a 235 morti.


bella religione
 
azz neppure un treddo?

azz quando accoppano mussulmani non fa notizia :o

anche in tivvù na han parlato per pochi secondi

mah :rolleyes:

Torna il terrore in Sinai, durante il venerdì di preghiera. Questa volta ad essere colpita da un sanguinoso attentato è un moschea nel nord del Sinai, a Rawda, in una località situata fra Bir Al-Abed e il capoluogo del Sinai settentrionale Al Arish. Secondo l’agenzia di stampa di Stato Mena sarebbero 155 vittime e oltre 100 i feriti. L’attacco è stato condotto piazzando più «bombe all’interno» del luogo di culto e sparando sui fedeli che fuggivano dopo l’esplosione. «Hanno colpito anche le ambulanze con i feriti», ha riferito Ahmed Al-Ansary, funzionario dei servizi di soccorso, citato dal «Daily News Egypt».

Egitto, attentato a una moschea: «50 vittime» - Corriere.it

Sino ad oggi i pazzi sono stati solo gli sciiti, è vero che andrebbe sempre precisato, immagino gli artefici siano sempre loro, non ho al momento modo di verificare, è così?
 
sino ad oggi i pazzi sono stati solo gli sciiti, è vero che andrebbe sempre precisato, immagino gli artefici siano sempre loro, non ho al momento modo di verificare, è così?

sunniti..
 

Appunto. Nel senso che i salafiti sono sunniti ma anche i sufi, nella stragrande maggioranza, sono sunniti. Ci sono anche sufi sciiti, ma sono una minoranza. Il sufismo è la componente esoterica dell'Islam e la meno sanguinaria, anzi direi proprio non sanguinaria. A loro va la mia simpatia.
 
l'acume della Boldrini



boldrini pace.jpg
 
Davano fastidio ?

Possibile i muslim non possano farsi i cavoli loro e lasciare gli altri in pace ?
 
di Giuseppe Dentice
24/11/2017
L’attentato alla moschea di al-Rawdah, a Bir al-Abed, nel governatorato del Nord Sinai, testimonia ancora una volta come il contenimento della minaccia jihadista portata da Wilayat Sinai – Ws, la cellula locale dello Stato islamico – sia ben lungi dall’essere debellata.
Nonostante le operazioni continue, gli arresti e le uccisioni di importanti leader dell’insurrezione islamista nell’area da parte delle forze di sicurezza egiziane, il Sinai si conferma un eccezionale incubatore di violenze.
Rispetto agli ultimi attentati mediaticamente più rilevanti, che hanno coinvolto in particolare i cristiani copti, Ws è tornata a colpire con violenza estrema (si parla di oltre 230 morti) la popolazione locale musulmana. L’attacco non rappresenta una novità per quanto riguarda il bersaglio: i sufi – una branca mistica e considerata apostata dai gruppi estremisti – sono costantemente nel mirino dello stragismo di qualsiasi organizzazione jihadista in Nord Africa e in particolare in Egitto, dove si trova una delle comunità più numerose dell’area.

Sono però possibili due ulteriori letture.
Una prima riguarda l’inadeguatezza e incapacità delle Forze armate egiziane e del regime del Cairo nel contenimento del fenomeno terroristico. Colpendo e punendo la popolazione si mira a indebolire lo Stato egiziano stesso, facendo assumere al messaggio una valenza politica.

In secondo luogo, l’attentato potrebbe rappresentare un messaggio intimidatorio nei confronti della popolazione beduina locale che per anni ha fornito assistenza e protezione ai gruppi jihadisti attivi in loco. L’attacco potrebbe cioè essere mirato a impaurire e a sfavorire azioni contro la bayah (un patto di fedeltà) ancora forte tra jihadisti e tribù beduine, rivendicando la propria autorità sui territori sinaitici.

Due chiavi di lettura sull’attentato alla moschea sufi in Sinai - Limes



235 morti nel Sinai: prende forma il Califfato del deserto. Obiettivo: Il Cairo
 
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