Il dopo Referendum Catalogna. Scontro (violento?) tra catalani e Madrid. Vol II.

Balabiott78

Kimismo
Registrato
24/3/12
Messaggi
57.964
Punti reazioni
2.366
Catalogna: il piano segreto «Conflitto, poi l’indipendenza» - Corriere.it

Il «piano segreto» degli indipendentisti catalani diventa pubblico. A rivelarne il contenuto con grande tempismo, a poche ore dall’atteso discorso del «President» Carles Puigdemont , è stata la Guardia Civil che il 20 settembre scorso, durante una perquisizione in casa del braccio destro di Orios Junqueras, vicepresidente della Generalitat, aveva trovato il documento di otto pagine in cui si disegnano le tappe della secessione. Il lungo titolo è già un manifesto: «EnfoCATs. Rimettere a fuoco il processo di indipendenza per un risultato di successo. Proposta strategica».

Secessione a tappe

Lo strappo non sarebbe immediato. Il «calendario secessionista» passa attraverso due fasi di governo: fino al settembre 2018 un esecutivo di transizione, quindi un governo di indipendenza che arriverebbe fino al settembre 2022, e «che potrebbe dichiarare l’indipendenza il giorno dopo la sua costituzione o il giorno prima della sua dissoluzione».

Escalation di violenza

Il progetto, i cui dettagli sono stati pubblicati dal quotidiano El Pais, cita anche la fatidica Dichiarazione unilaterale di indipendenza (o Dui) attesa da Puigdemont. «Genererà un conflitto che se ben gestito potrà portare a uno Stato indipendente». Non è esclusa una «reazione violenta dello Stato» e un piano di «resistenza». L’aspetto forse più inquietante del piano scoperto a casa di Josep María Jové Llado, il segretario generale della vicepresidenza catalano arrestato lo stesso 20 settembre con l’accusa di sedizione, è il presunto coinvolgimento dei Mossos d’Esquadra (la polizia catalana) e l’aspettativa di una probabile escalation di violenza e di un «conflitto aperto» con Madrid. Il documento scritto da Junts pel Sí preannuncia infatti, fin dalle elezioni del 2015, la reazione del governo centrale, della Giustizia e della Polizia spagnola alla sfida indipendentista, e perfino l’«asfissia economica» che avrebbe stretto d’assedio la Catalogna. Gli strateghi di Barcellona delineano una serie di azioni che conducono «a un conflitto democratico di vasto appoggio cittadino, orientato a generare instabilità politica ed economica, che forzi lo Stato ad accettare le trattative per la separazione o un referendum forzato». Un progetto, è scritto, che conterebbe con l’appoggio fondamentale delle forze dell’ordine catalane: «I capi politici e di polizia dei Mossos sono totalmente coinvolti in questo processo separatista». Una frase che mette ulteriormente in difficoltà il comandante dei Mossos, Josep Lluis Trapero, già inquisito a Madrid per non aver difeso la Guardia Civil in un incidente avvenuto in Catalogna a fine settembre.

Credibilità internazionale

Il piano stabilisce poi la creazione di un comitato strategico e di uno esecutivo. Il primo sarebbe formato dal presidente e dal vicepresidente del Govern catalano e dai leader dei gruppi parlamentari indipendentisti. Il governo di transizione avrà il compito di porre le basi del nuovo Stato e di indirre le elezioni «quando sappia che ci sarà un nuovo Parlamento indipendentista» Il processo a tappe prevede infatti tre pilastri per raggiungere il fine ultimo dell’indipendenza: «creare maggioranze, ispirare fiducia e lavorare con garanzie», con uno sguardo attento alla credibilità internazionale. «Precipitare una dichiarazione di indipendenza senza aver lavorato a fondo su questi valori, la renderebbe poco attrattiva agli occhi della comunità internazionale». Dal che si potrebbe concludere che forse è ancora troppo presto per la tanto attesa e temuta Dichiarazione unilaterale d’indipendenza.
 
I mossos devono proteggere il palazzo nazionale
 
bè morire per il parruccone è il massimo..:asd:
 
io spero che tutti usino la ragione....perchè il contrario è ritrovarsi un altro focolaio di guerra a due metri da casa.
Mi sa che l'ondata delle primavere arabe sta pian piano salendo verso nord.
Sinceramente mi auguro che trionfi la ragione
 
Questi poveri illusi pensano di essere ricchi, ma in realtà la Catalogna è ricca finché è parte di una dimensione più ampia, spagnola e europea. Ma molte imprese e aziende, nella prospettiva che possa a breve rimanere Catalogna e basta, né spagnola né europea, cominciano a trasferirsi altrove. In un sistema complesso come uno stato moderno, un cambiamento locale (la possibile deriva indipendentista della Catalogna) causa cambiamenti a catena, spesso imprevisti e indesiderati. Del resto con la Brexit sta succedendo la stessa cosa.
 
Questi poveri illusi pensano di essere ricchi, ma in realtà la Catalogna è ricca finché è parte di una dimensione più ampia, spagnola e europea. Ma molte imprese e aziende, nella prospettiva che possa a breve rimanere Catalogna e basta, né spagnola né europea, cominciano a trasferirsi altrove. In un sistema complesso come uno stato moderno, un cambiamento locale (la possibile deriva indipendentista della Catalogna) causa cambiamenti a catena, spesso imprevisti e indesiderati. Del resto con la Brexit sta succedendo la stessa cosa.

Ma bisogna avere una visione più lunga.
E' chiaro che andranno in sofferenza nei primi 2-3 anni, ma guardando sulla distanza dei 20-30 anni staranno certamente meglio di oggi.
La Catologna è in una situazione perfetta per stare da sola.
Ha il numero giusto di abitanti, ha una grande città come Barcellona e tutto che gli gira attorno, ha il mare e le montagne, ha un mare di turisti, ecc


p.s. le aziende vanno e vengono, basta che gli tiri giù le tasse e vedrai che ci sarà la fila.
 
Referendum indipendenza Catalogna II

A me invece risulta che sia stato discriminato il popolo catalano dalle ultime novità promosse dal franchista.
Inoltre la loro comunità è messa in pericolo dai cambiamenti voluti ed accettati da Zapatero poi ritrattati e con il rifiuto del nuovo Rajoy di trattative per il ripristino totale o in parte .

Quindi è del tutto legittimo voler la secessione.

discriminato ? ma se hanno le scuole in catalano e non in spagnolo , hanno un'economia che tira , hanno l'autonomia , quale discriminazione avrebbero ?.
Due figli di una mia sorella vivono in Spagna , i catalani sono considerati in Spagna dei gran ropic oglioni , tignosi , scassaballe , hanno tutto e stanno sempre a rompere.
Vogliono ancora più autonomia ? la chiedano , non che dichiari la formazione di un altro stato ( nel quale fra l'altro vivono anche moltissimi spagnoli non catalani) .
Dichiari la formazione di un nuovo stato ? allora è normale che ti arrestino
 
Questi poveri illusi pensano di essere ricchi, ma in realtà la Catalogna è ricca finché è parte di una dimensione più ampia, spagnola e europea.

Stati piccoli esistono e non sono paradisi fiscali, anzi il piccolo è meglio gestito e funzionale.

Per Otto.
Certo che continuo a dire le stesse cose, diversamente da altri il mio pensiero è coerente e come ho sempre scritto la volontà del popolo è superiore a qualunque carta e giri pindarici dei professori, alla lunga impongono il loro pensiero.
Dire che non capisco mentre tu sì, fa il paio con le idee franchiste e del pensiero unico, chi si discosta è un *********.
 
A me invece risulta che sia stato discriminato il popolo catalano dalle ultime novità promosse dal franchista.
Inoltre la loro comunità è messa in pericolo dai cambiamenti voluti ed accettati da Zapatero poi ritrattati e con il rifiuto del nuovo Rajoy di trattative per il ripristino totale o in parte .

Quindi è del tutto legittimo voler la secessione.

discriminato ? ma se hanno le scuole in catalano e non in spagnolo , hanno un'economia che tira , hanno l'autonomia , quale discriminazione avrebbero ?.
Due figli di una mia sorella vivono in Spagna , i catalani sono considerati in Spagna dei gran ropic oglioni , tignosi , scassaballe , hanno tutto e stanno sempre a rompere.
Vogliono ancora più autonomia ? la chiedano , non che dichiari la formazione di un altro stato ( nel quale fra l'altro vivono anche moltissimi spagnoli non catalani) .
Dichiari la formazione di un nuovo stato ? allora è normale che ti arrestino
 
  • Like
Reazioni: zid
discriminato ? ma se hanno le scuole in catalano e non in spagnolo , hanno un'economia che tira , hanno l'autonomia , quale discriminazione avrebbero ?.
Due figli di una mia sorella vivono in Spagna , i catalani sono considerati in Spagna dei gran ropic oglioni , tignosi , scassaballe , hanno tutto e stanno sempre a rompere.
Vogliono ancora più autonomia ? la chiedano , non che dichiari la formazione di un altro stato ( nel quale fra l'altro vivono anche moltissimi spagnoli non catalani) .
Dichiari la formazione di un nuovo stato ? allora è normale che ti arrestino

Condivisibile al 100%
 
discriminato ? ma se hanno le scuole in catalano e non in spagnolo , hanno un'economia che tira , hanno l'autonomia , quale discriminazione avrebbero ?.
Due figli di una mia sorella vivono in Spagna , i catalani sono considerati in Spagna dei gran ropic oglioni , tignosi , scassaballe , hanno tutto e stanno sempre a rompere.
Vogliono ancora più autonomia ? la chiedano , non che dichiari la formazione di un altro stato ( nel quale fra l'altro vivono anche moltissimi spagnoli non catalani) .
Dichiari la formazione di un nuovo stato ? allora è normale che ti arrestino

estraquoto

Ecco cosa capita quando qualcuno ha gente in Spagna che ti racconta come stanno le cose VERAMENTE
 
Fronte indipendentista diviso -
RSI Radiotelevisione svizzera


di ALESSANDRO FARRUGGIA
Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2017 ore 07:32
- È l'ora delle decisioni, e Carles Puigdemont tentenna.
Alle diciotto di oggi il presidente della Generalitat catalana parlerà al Parlamento regionale. Il presidente catalano riceve in queste ore pressioni fortissime in opposte direzioni e ieri non aveva ancora sciolto le riserve: potrebbe proclamare il divorzio immediato da Madrid, enunciarlo ma rinviarlo, lasciare che sia il Parlamento a decretarlo, o rinviare del tutto la dichiarazione di indipendenza per avviare una trattativa. Secondo fonti del PPeCat, il suo partito, i liberali catalani che hanno 29 dei 62 seggi della maggioranza di governo, l’orientamento sarebbe quello di fare una dichiarazione «sull’indipendenza», quella «di indipendenza» arriverebbe dopo una mediazione con Madrid per la quale si lascerebbero alcuni mesi di tempo. Secondo altre fonti Puigdemont opterebbe invece per una dichiarazione unilaterale di indipendenza ma la sospenderebbe da subito, altrettanto unilateralmente, per avviare poi una trattativa.

In entrambi i casi non è quello che vogliono l’Esquerra Republicana e soprattutto la Cup, i due partiti della sinistra indipendentista e repubblicana alleati del PPeCat, che chiedono di lasciare subito, e a prescindere, la Spagna. Secondo un documento di 40 pagine sequestrato il 20 settembre al segretario generale della vicepresidenza catalana dalla Guardia Civile, il governo catalano darebbe vita «fino a settembre 2018» a un «esecutivo di transizione» e da allora al 2022 a un «governo di indipendenza» che potrebbe dichiarare l’uscita dalla Spagna «dal giorno della sua costituzione».

Di certo Madrid è determinata a usare tutte le prerogative che le dà la Costituzione. «Prenderemo le misure necessarie. La separazione della Catalogna non ci sarà», ha avvertito il premier Mariano Rajoy, che ieri ha avuto da Angela Maerkel, Emmanuel Macron e Jean-Claude Juncker piene rassicurazioni che nessuno riconoscerà una eventuale Catalogna indipendente. La Cancelliera tedesca ha esortato Rajoy a «cercare vie di dialogo all’interno della Costituzione». Ma Partido Popular e Ciudadanos non vogliono trattare, se il governo catalano non rinuncia apertamente all’indipendenza.
...
...
Barcellona è blindata. L’Assemblea nacional catalana ha esortato i cittadini a scendere oggi in piazza. Il Tribunale superiore di giustizia in Catalogna, l’organo giuridico supremo dello Stato spagnolo nella regione, è protetto dalla polizia spagnola, su richiesta del presidente del tribunale che non si fidava dei Mossos, la polizia catalana. Il Parlamento invece dai Mossos d’Esquadra.

Il sindaco di Barcellona Ada Colau ha lanciato un appello al dialogo. «I risultati del referendum del primo ottobre – ha detto – non possono servire come fondamento per una proclamazione di indipendenza. Chiedo di non procedere con dichiarazioni unilaterali». Colau ha di contro chiesto al premier spagnolo Mariano Rajoy di agire «con responsabilità di Stato», evitando il ricorso all’articolo 155, e di «ritirare immediatamente» le forze di polizia che ha inviato in Catalogna. «Bisogna lasciare la trincea e il linguaggio bellicoso. Non è il momento per uno scontro frontale ma per dialogare. È il momento della mediazione».

Catalogna, il giorno piu lungo. Sara un’indipendenza mascherata - Esteri - quotidiano.net


Catalogna, quattro possibili scenari dopo il discorso di Carles Puigdemont - Affaritaliani.it
 
Ultima modifica:
i catalani sono considerati in Spagna dei gran ropic oglioni , tignosi , scassaballe , hanno tutto e stanno sempre a rompere.
Beh, allora abbiamo capito perchè vogliono staccarsi dalla Spagna: sono odiati. :rolleyes:
 
discriminato ? ma se hanno le scuole in catalano e non in spagnolo , hanno un'economia che tira , hanno l'autonomia , quale discriminazione avrebbero ?.

falso

metto sotto cosa studiano ad esempio i ragazzi da 6 a 12 in cataluña
 

Allegati

  • ScreenShot027.gif
    ScreenShot027.gif
    18,4 KB · Visite: 76
secondo me non succederà nulla di eclatante
 
Comunque la macchina del fango della propaganda oggi lavora alacremente.
Se indice la DUI l'Europa non sarà più come prima, momento epocale come la caduta del muro di Berlino.
Solo che siamo talmente ottenebrati dal culto UE e stati indissolubili che non ce ne rendiamo conto, un po' come i popoli della ex URSS.
 
Ma bisogna avere una visione più lunga.
E' chiaro che andranno in sofferenza nei primi 2-3 anni, ma guardando sulla distanza dei 20-30 anni staranno certamente meglio di oggi.
La Catologna è in una situazione perfetta per stare da sola.
Ha il numero giusto di abitanti, ha una grande città come Barcellona e tutto che gli gira attorno, ha il mare e le montagne, ha un mare di turisti, ecc


p.s. le aziende vanno e vengono, basta che gli tiri giù le tasse e vedrai che ci sarà la fila.

2-3 anni??? vallo a dire ai greci...:D
 
Comunque la macchina del fango della propaganda oggi lavora alacremente.
Se indice la DUI l'Europa non sarà più come prima, momento epocale come la caduta del muro di Berlino.
Solo che siamo talmente ottenebrati dal culto UE e stati indissolubili che non ce ne rendiamo conto, un po' come i popoli della ex URSS.

bè se il prezzo da pagare per tirare giù la UE è far tornare indietro la storia a 500 anni fa, non ci sto....

io voglio la sovranità all'italia, non al lazio, al veneto, o catalogna che sia....
il prezzo da pagare sarebbe altissimo...voi vi illudete...
 
Indietro