Perchè lavorare se poi bisogna morire.

Balabiott78

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Tratto un argomento molto spinoso per il regime capitalista dove l'Italia è dentro fino al collo.
Praticamente chi non lavora per scelta/voglia è considerato un sovversivo.

Recentemente ho incontrato un mio parente malato terminale negli ultimissimi giorni della sua vita e mi diceva con l'amaro in bocca, il perchè ha lavorato tantissimo nella sua vita per poi dover morire e diventare cenere.
(Le risposte si lavora per i propri figli e nipoti sono ridicole perchè anche loro inevitabilmente moriranno).
Lui era un piccolissimo artigiano (al massimo ha avuto 3 operai sotto di lui contemporaneamente), ha sempre lavorato per una vita per conto terzi (il peggio del peggio possibile), praticamente lavorava un numero di ore alla settimana impressionante.
Purtroppo per lui ci è arrivato fuori tempo massimo a capire che la vita è già dura di per se, se poi bisogna lavorare, Ciao Pep!
Io ci sono arrivato da anni.

Tanto sapete che in Italia nessuno muore di fame e ora che vi sbattano fuori se non pagate l'affitto/oppure le spese condominiali passano anni e anni, nemmeno soffrite il freddo visto che il riscaldamento è centralizzato.
Avevo un box in uno stabile per sbattere fuori uno che non pagava (aveva un ristorante) ci abbiamo messo non so quanti anni forse 10 (forse anche di più), ristorante all'asta diverse volte, e ha lasciato un buco più che buco voragine, solo io di box avrò pagato di spese in più 500 euro, non vi dico gli appartamenti da 100 metri quanto hanno pagato:clap::clap:OK!:o
 
infatti si lavora per vivere, non si vive per lavorare. Poi sui diversi livelli di soddisfazione personale e di indottrinamento consumistico ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia. Per il momento fermiamoci qui e ti bollo di verde.
 
Perché, nei sistemi non capitalistici, non occorre lavorare per vivere?:D
 
Io l'ho capito da un pezzo ragion per cui tra un po' emigro verso terre che meglio si confanno al fancazzista. :D
Ma il vero problema non è il lavorare di per se, ma farlo a ritmi insostenibili per una miseria......
 
molti lavorano perchè devono...soprattutto se sono incatenati con famiglia, debiti, mutui etc...insomma, vivono per gli altri e non possono decidere quasi nulla nella loro vita...

d'altronde vivere di rendita non è per tutti e se non ci fosse gli 'schiavi' che mandano avanti il sistema chi vive di rendita non potrebbe farlo o farlo così comodamente (per viaggiare devi usufruire dei servizi di chi lavora, idem per andare al supermercato od al ristorante etc etc)
 
Dipende dal lavoro che fai, e quanto ti piace. Molti pensionati dopo aver lasciato il lavoro muoiono presto, il lavoro da' dignità, anche se ti ammazzi di fatica (certo senza eccessi) lo fai non solo perchè ne ricevi un compenso, ma anche per tua soddisfazione personale di riuscire a risolvere problemi, di fare qualcosa bene, un po' come quei viaggi in cui la parte più bella è il viaggio in se e non la destinazione finale.
Anche passando tutta la vita in spiaggia nella nullafacenza ti lascerà comunque un senso di vuoto e di inutilità quando sarai vicino alla morte...
L'unica cosa che può dare un senso alla via è DIO: e infatti, inconsapevolmente, chi più chi meno siamo tutti alla ricerca di Dio nella nostra vita :yes: :yes:
 
è proprio questo il punto, paradossalmente, proprio nei sistemi capitalistici, data la loro enorme produttività, ci sarebbe la possibilità di affrancarsi dal lavoro, ma ciò non avviene per tutta una serie di motivi, oggettivi ma anche soggettivi (e qui la perfida persuasione del marketing fa la sua bella parte)

edit: in risposta a fallugia
 
il reddito di cittadinanza risolvera' il dilemma
 
Comunque sono discorsi da bambini.
E il lavorare non è certo una caratteristica dei sistemi capitalistici.
Forse si può parlare dei consumi indotti nella nostra società. Del tipo, perché dover avere un certo tipo di consumi? Ma non è certo la società capitalistica che ha inventato il lavoro per vivere. Ma da uno che difende la Corea del Nord non ci si può aspettare molto di meglio.:D
Nessuno comunque ti obbliga a lavorare. Vivi pure da pezzente o da mantenuto.
 
Dipende dal lavoro che fai, e quanto ti piace. Molti pensionati dopo aver lasciato il lavoro muoiono presto, il lavoro da' dignità, anche se ti ammazzi di fatica (certo senza eccessi) lo fai non solo perchè ne ricevi un compenso, ma anche per tua soddisfazione personale di riuscire a risolvere problemi, di fare qualcosa bene, un po' come quei viaggi in cui la parte più bella è il viaggio in se e non la destinazione finale.
Anche passando tutta la vita in spiaggia nella nullafacenza ti lascerà comunque un senso di vuoto e di inutilità quando sarai vicino alla morte...
L'unica cosa che può dare un senso alla via è DIO: e infatti, inconsapevolmente, chi più chi meno siamo tutti alla ricerca di Dio nella nostra vita :yes: :yes:

tutto vero, ma non è che sia colpa della spiaggia se uno ha il vuoto dentro e deve colmarlo facendo il turnista in altoforno...
 
comunque sono scelte di vita....
anche 2 persone che partono da 0 con redditi simili...
c'è chi decide di risparmiare ed investire bene, senza debiti, figli (magari compagna che guadagna cifre simili) e ad una certa età decide di ritirarsi comprandosi la libertà vs chi fa figli si indebita e lavora finchè non è vecchio e decrepito (con le pensioni future direi che ci siamo), vivendo tutta la vita per gli altri (il capo, la moglie, i figli, lo stato etc etc),,,con costi maggiori rispetto al liberto (es sempre le stesse vacanze ad agosto con gli altri salariati etc etc)
 
Tanto per dire, nella nostra tradizione millenaria c'è l'ora et labora di San Benedetto. Il capitalismo ancora non c'era.
 
Dipende dal lavoro che fai, e quanto ti piace. Molti pensionati dopo aver lasciato il lavoro muoiono presto, il lavoro da' dignità, anche se ti ammazzi di fatica (certo senza eccessi) lo fai non solo perchè ne ricevi un compenso, ma anche per tua soddisfazione personale di riuscire a risolvere problemi, di fare qualcosa bene, un po' come quei viaggi in cui la parte più bella è il viaggio in se e non la destinazione finale.
Anche passando tutta la vita in spiaggia nella nullafacenza ti lascerà comunque un senso di vuoto e di inutilità quando sarai vicino alla morte...
L'unica cosa che può dare un senso alla via è DIO: e infatti, inconsapevolmente, chi più chi meno siamo tutti alla ricerca di Dio nella nostra vita :yes: :yes:

Dai oramai sei bello grande, dovresti sapere che Dio non esiste.
Prima di venire al mondo non c'era nulla, buio completo, e anche dopo, da morti sarà così.
Da piccolino quando ero obbligato ad andare in chiesa e avevo già capito che era tutta una ridicola e patetica messinscena.
Andavo dal prete di turno e facevo la seguente domanda:"Ma se Dio esiste, perchè fa morire di malattia i bambini di 2 anni e lascia in vita quelli di 90 anni?".
Ovviamente le risposte del prete (razza che ho sempre detestato visto che campano sul nulla, vendendo fumo, siamo sullo stesso livello dei maghi) erano al solito ridicole non sapendo nemmeno lui cosa rispondere.
 
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