Dal vicolo del pizzettaro prendo la confusionaria strada del Mercato per procedere in direzione via del Progresso. Superato l'avvenieristico palazzo del Jobs Act mi avvicino al semaforo di Piazza Italia dove, dalla sinistra (Corso Privilegiati d'Italia), vedo sopraggiungere spedita la corriera della FABI .
Avendo la luce verde del semaforo mi accingo a superare l'incrocio quando il mio fedele cagnazzo comincia a ringhiare. Faccio appena in tempo a frenare e fermarmi per assistere alla corsa della corriera che travolge automobilisti, ciclisti e pedoni, ...
Una strage: sangue ovunque, gente disperata che non ce la fa più e che si suicida, poveracci che fuggono all'estero, ....
Arrivano i vigili, le ambulanze schiacciano morti e feriti sulle strade per raggiungere al più preso la corriera, i pompieri cominciano a lavorare ...
I passeggeri della corriera scendono piangendo e, uniti e compatti, cominciano a gridare con la convinzione e la serietà impressi sul viso e la fermezza dei passi sul corpo frasi senza senso "Siamo passeggeri non costruttori di autobus!", alcuni gridano dignitosamente "No alla macelleria sociale" altri con profonda umanità ed etica misericordiosa, scavalcando e calpestando malamente le carni umane spiaccicate sulla strada, parlano di guerra tra i poveri.
Impietosito dal dramma umano dei manifestanti bancari scende dalla corriera il signor Lando Maria, autista e conduttore, che con parole toccanti dal punto di vista umano, sociale e dell’attenzione verso i drammi e le ingiustizie grida commuovendo e coinvolgendo anche gli animi più bruti, duri ed egoisti "Scateneremo l'inferno".
Il mio cane ringhia ...
A questo punto la gente mezzamorta sulla strada abbandona il proprio cieco e bieco egoismo, chiede perdono perché qualche volta ha pensato solo a se stessa e non al bene pubblico, alcuni passano gli ultimi istanti della vita a implorare i bancari di perdonarli perché a causa della loro ignoranza sono passati col verde quando dalla sinistra arrivavano i sindacati bancari per salvare il sistema da pestilenze, guerre, catastrofi che il populismo non capisce ...
Il mio cane ringhia ... faccio inversione di marcia e imposto via dall'Italia .....
Avendo la luce verde del semaforo mi accingo a superare l'incrocio quando il mio fedele cagnazzo comincia a ringhiare. Faccio appena in tempo a frenare e fermarmi per assistere alla corsa della corriera che travolge automobilisti, ciclisti e pedoni, ...
Una strage: sangue ovunque, gente disperata che non ce la fa più e che si suicida, poveracci che fuggono all'estero, ....
Arrivano i vigili, le ambulanze schiacciano morti e feriti sulle strade per raggiungere al più preso la corriera, i pompieri cominciano a lavorare ...
I passeggeri della corriera scendono piangendo e, uniti e compatti, cominciano a gridare con la convinzione e la serietà impressi sul viso e la fermezza dei passi sul corpo frasi senza senso "Siamo passeggeri non costruttori di autobus!", alcuni gridano dignitosamente "No alla macelleria sociale" altri con profonda umanità ed etica misericordiosa, scavalcando e calpestando malamente le carni umane spiaccicate sulla strada, parlano di guerra tra i poveri.
Impietosito dal dramma umano dei manifestanti bancari scende dalla corriera il signor Lando Maria, autista e conduttore, che con parole toccanti dal punto di vista umano, sociale e dell’attenzione verso i drammi e le ingiustizie grida commuovendo e coinvolgendo anche gli animi più bruti, duri ed egoisti "Scateneremo l'inferno".
Il mio cane ringhia ...
A questo punto la gente mezzamorta sulla strada abbandona il proprio cieco e bieco egoismo, chiede perdono perché qualche volta ha pensato solo a se stessa e non al bene pubblico, alcuni passano gli ultimi istanti della vita a implorare i bancari di perdonarli perché a causa della loro ignoranza sono passati col verde quando dalla sinistra arrivavano i sindacati bancari per salvare il sistema da pestilenze, guerre, catastrofi che il populismo non capisce ...
Il mio cane ringhia ... faccio inversione di marcia e imposto via dall'Italia .....