ragazzi, non dite che non ve lo avevo detto....... io due euro ce li metterebbi

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Cina, affonda petroliera iraniana con 136mila tonnellate di greggio

Timori per possibile disastro ambientale. Nessuna speranza per i 29 marinai dispersi

14 gennaio 2018
Cina, affonda petroliera iraniana con 136mila tonnellate di greggio

E' AFFONDATA la petroliera iraniana che era entrata in collisione con un mercantile il 6 gennaio, con una successiva esplosione a bordo, nel Mar della Cina. Lo riferisce la Bbc citando media cinesi. Si teme ora un disastro ambientale. La nave trasportava 136 mila tonnellate di petrolio ultraleggero, ma le autorità cinesi assicurano che "non c'è una grossa chiazza" in mare. Poco fa l'Iran ha annunciato che non ci sono più speranze per i 29 marinai dispersi, mentre tre corpi sono stati recuperati.
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Italia-Iran, fino a 5 miliardi a garanzia degli investimenti

–di Laura Cavestri 12 gennaio 2018

«Un passo avanti. Ci voleva. Perchè sa, il problema non sono mica i clienti iraniani. Quelli sono pure puntuali nei pagamenti. È chenon si riesce a trasferire il denaro da una banca all’altra». Carlo Banfi, presidente di Assopompe (Anima) e gruppo Aturia (25 milioni di fatturato e 250 addetti) ci spera davvero che sia la boccata d’ossigeno che serve. Il riferimento è all’Accordo quadro di finanziamento (Master Credit Agreement) firmato, a Roma, da Invitalia e due banche iraniane – Bank of Industry and Mine e Middle East Bank – . Intesa “benedetta” dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dal vice ministro per gli Affari Economici e le Finanze di Teheran, Mohammad Khazaee.

COMMERCIO INTERNAZIONALE 27 ottobre 2017

L’effetto Trump mette a rischio gli scambi con Teheran

Perchè il business non decolla
Obiettivo, rendere possibile, tra i due Paesi, il business dei grandi progetti dell’elettromeccanica, dell’engineering e dell’oil&gas. Perchè – sospese le sanzioni da oltre un anno – nonostante le banche iraniane siano ormai agganciate al sistema swift e abbiano recepito le normative antiriciclaggio, il minacciato ripristino di sanzioni da parte Usa, renderebbe impossibile, per gli iraniani, onorare i pagamenti e, per le banche e le società di assicurazione crediti, rientrare delle esposizioni.
Troppi rischi. Che rischiano di far incappare le banche europee in una doppia morsa. Perchè al minimo errore commesso da una banca europea in Iran, si rischia una doppia sanzione americana: quella per una violazione delle regole ma anche ripercussioni sulla propria operatività negli Usa (mercato enormemente più importante di Teheran). E tra un Paese con cui facciamo 2,5 miliardi di interscambio con uno che ne vale oltre 50, la scelta è obbligata.

Per superare, dunque, l’impasse, l’accordo fissa i termini e le condizioni generali che regoleranno i singoli futuri contratti di finanziamento (Facility Agreement) conclusi tra Invitalia Global Investment e le banche iraniane, Da parte italiana, l’apertura di linee di credito in favore delle banche iraniane citate, per un ammontare complessivo fino a 5 miliardi di euro, per il finanziamento di singoli progetti di investimento, e, da parte del governo iraniano, il rilascio, per ciascuno di essi, della garanzia sovrana dell’esecutivo di Teheran. I contratti stanzieranno fondi per progetti e partnership in Iran, realizzati congiuntamente da imprese italiane ed iraniane, in settori di reciproco interesse, come le infrastrutture e costruzioni, il settore petrolifero e gas, la generazione di energia elettrica, le industrie chimica, petrolchimica e metallurgica.
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secondo voi chi sono le società italiane operanti nel settore infrastrutture, costruzioni e generazione energia?

Astaldi
Trevi
Ternienergia

per esempio?
 
ho già circa xxx.000 dollari in bond venezuelani.
vorrei continuare a dormire tranquillo.
 
ho già circa xxx.000 dollari in bond venezuelani.
vorrei continuare a dormire tranquillo.

Quel che si dice dormire dormire tra due guanciali :D

a meno che.....:eek::eek::eek:.....non ci si riferisca all'insaccato :o
 
cosa vi dicevo?
Astaldi -7%!!
 
Cina, affonda petroliera iraniana con 136mila tonnellate di greggio

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«Un passo avanti. Ci voleva. Perchè sa, il problema non sono mica i clienti iraniani. Quelli sono pure puntuali nei pagamenti. È chenon si riesce a trasferire il denaro da una banca all’altra». Carlo Banfi, presidente di Assopompe (Anima) e gruppo Aturia (25 milioni di fatturato e 250 addetti) ci spera davvero che sia la boccata d’ossigeno che serve. Il riferimento è all’Accordo quadro di finanziamento (Master Credit Agreement) firmato, a Roma, da Invitalia e due banche iraniane – Bank of Industry and Mine e Middle East Bank – . Intesa “benedetta” dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dal vice ministro per gli Affari Economici e le Finanze di Teheran, Mohammad Khazaee.
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... io punterei qualcosina su questa Assopompe :asd:
 
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