Scelta laurea Magistrale

Federico97

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14/10/17
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Ciao,

sono nuovo su questo forum e vorrei chiedere alcuni pareri, opinioni e consigli al riguardo della mia situazione formativa attuale. Provengo da un istituto tecnico per ragionieri in cui ho conseguito un diploma di perito ragioniere programmatore (S.I.A.= Sistemi Informativi Aziendali) con un risultato direi buono: 95/100. Successivamente mi sono iscritto ad una laurea triennale in Filosofia presso l'università di Padova ed attualmente appunto frequento l'anzidetta precisamente al terzo anno. Mi restano due esami e potrò laurearmi, considerando che ho la media del 29 spero e dovrei riuscire a totalizzare 110/110. Sono consapevole che sorgerà spontaneo chiedermi perchè una triennale in filosofia. In buona parte per passione e piacere personale, ma anche perchè credo fortemente che in una realtà come quella attuale, lavorativa e non, un requisito fondamentale per non essere travolti dalla banalità concettuale e dal conformismo, anche in questo caso in ambito lavorativo come in ogni altro, sia essere in grado di pensare liberamente fuori da preconcetti e sopratutto saper cogliere in maniera profonda e precipua ciò che ogni comportamento sociale cela. Detto questo mi ritrovo di fronte ad un dubbio. Per quanto riguarda la magistrale vorrei iscrivermi a quella che viene indicata dal ministero come L-77, ossia un corso di laurea magistrale in gestione d'impresa. Precisamente ho guardato l'offerta formativa e sarei interessato al ateneo di Bologna e alla Luiss di Roma.

Qui vi pongo i miei interrogativi:


1) Come, secondo voi, valuterebbe un percorso formativo strutturato come il mio (diploma in ragioneria-triennale in filosofia-magistrale in gestione d'impresa) un ipotetico selettore del personale? Lo apprezzerebbe? Lo troverebbe frammentario ed inutile?;

2) Quale fra i due atenei che ho summenzionato, secondo voi, mi aprirerebbe un ventaglio di possibilità maggiori? A Bologna sono più posti disponibili da ciò che ho notato ma siamo sempre ai minimi storici! parliamo di 30 posti contro 15 della Luiss. La Luiss sarebbe un valore aggiunto o meno?;

3) Il corso magistrale in oggetto è erogato anche in inglese da entrambe le due università, ciò rappresenterebbe un valore aggiunto? Vale la pena svolgere una laurea magistrale in inglese piuttosto che nella propria lingua madre (nel mio caso l'italiano)?;

4) Non ho, come avrete potuto notare, preso in considerazione la Bocconi poichè non ho provveduto ad informarmi al riguardo(piano di studi eccetera eccetera). Per chi ne sa qualcosa, essa offre qualitativamente qualcosa in più delle summenzionate Luiss e Alma mater?;

5) Un'altra strada che avrei in mente sarebbe quella di completare il mio percorso con una laurea magistrale in scienze filosofiche così da rendere il tutto più coerente e d in seguito svolgere un master di secondo livello sempre in BA(Business Administration). Ciò come sarebbe spendibile in termini lavorativi? Quale delle due soluzioni mi darebbe maggiori opportunità?.

Sono interessato ed aperto ad ogni parere: da chi è ancora studente e come me si trova a dover scegliere la magistrale su cui approdare, a cui magari a già seguito un percorso di questo tipo, a chi è contrario e ritiene che stia sbagliando. Ma sopratutto mi piacerebbe ascoltare la voce di persone che lavorano come selettori del personale per comprendere come mi inquadrerebbero. Ringrazio in anticipo chi spenderà il proprio tempo nel rispondermi.
 
Caro Federico, qua sei nel posto giusto. C'era un utente (salvodue) che era professore ordinario alla Sapienza, proprio in gestionale. Sfortunatamente scrive pochissimo dato i suoi mille impegni anche all'estero. Però se non vado errato, l'utente Titano era anche nell'ambiente accademico sempre su questo ramo, magari puoi provare a scrivergli in privato OK!
 
Caro Federico, qua sei nel posto giusto. C'era un utente (salvodue) che era professore ordinario alla Sapienza, proprio in gestionale. Sfortunatamente scrive pochissimo dato i suoi mille impegni anche all'estero. Però se non vado errato, l'utente Titano era anche nell'ambiente accademico sempre su questo ramo, magari puoi provare a scrivergli in privato OK!

E' vero: Titano ha pubblicato anche una utilissima guida che però è andata subito esaurita.

Mandagli un MP, forse ne conserva alcune copie: accetta pagamenti in Pepsi e/o buoni Amazon...

:yes: OK!

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Non so ma un percorso di studio come quello da te descritto potrebbe apparire ultroneo a molti
 
cit: credo fortemente che in una realtà come quella attuale, lavorativa e non, un requisito fondamentale per non essere travolti dalla banalità concettuale e dal conformismo, anche in questo caso in ambito lavorativo come in ogni altro, sia essere in grado di pensare liberamente fuori da preconcetti e sopratutto saper cogliere in maniera profonda e precipua ciò che ogni comportamento sociale cela.

bene, allora ti consiglierei un percorso in Antropologia e in Sociologia.

Ma alla fine, non si è capito a te cosa piace fare.
A parte non essere banale e conformista, e capire perchè le persone si comportano in un modo piuttosto che in un altro, insomma, che vuoi fare?
perchè con quelle caratteristiche potresti benissimo fare il panettiere, però dovresti lavorare di notte, e anche di giorno.
oppure metterti in società con Lapo, lui apprezza queste doti.

Ti auguro ogni bene.
e sopratutto facci sapere!
 
Cit: "Ma alla fine, non si è capito a te cosa piace fare.
A parte non essere banale e conformista, e capire perchè le persone si comportano in un modo piuttosto che in un altro, insomma, che vuoi fare?".

Ciò che intendevo era molto meno banale che espresso nella suddetta forma. In ogni caso visto che amate la concisione, ho studiato filosofia ed ora vorrei spostare questo interesse nel mio ambito privato. Ambisco a lavorare come HR director possibilmente.

Le mie domande al riguardo permangono quelle del post principale.

Grazie.
 
Cit: "Ma alla fine, non si è capito a te cosa piace fare.
A parte non essere banale e conformista, e capire perchè le persone si comportano in un modo piuttosto che in un altro, insomma, che vuoi fare?".

Ciò che intendevo era molto meno banale che espresso nella suddetta forma. In ogni caso visto che amate la concisione, ho studiato filosofia ed ora vorrei spostare questo interesse nel mio ambito privato. Ambisco a lavorare come HR director possibilmente.

Le mie domande al riguardo permangono quelle del post principale.

Grazie.

sai che per un ruolo come quello è indispensabile capire bene le persone che hai di fronte e a cui fai le domande?
 
Traduco per chi non ha voglia di giocare: il giovanotto vorrebbe fare il direttore del personale.
Quindi mi sa che ti tocca chiedere a Monito.
Lui è un esperto del campo e ha le idee chiare in merito.
Ma non ti fidare di eventuali consigli su big deal.
 
ho smesso di leggere appena ho visto che il messaggio era chilometrico
 
eppure si parlava anche di te.
 
Ciao,

sono nuovo su questo forum e vorrei chiedere alcuni pareri, opinioni e consigli al riguardo della mia situazione formativa attuale. Provengo da un istituto tecnico per ragionieri in cui ho conseguito un diploma di perito ragioniere programmatore (S.I.A.= Sistemi Informativi Aziendali) con un risultato direi buono: 95/100. Successivamente mi sono iscritto ad una laurea triennale in Filosofia presso l'università di Padova ed attualmente appunto frequento l'anzidetta precisamente al terzo anno. Mi restano due esami e potrò laurearmi, considerando che ho la media del 29 spero e dovrei riuscire a totalizzare 110/110. Sono consapevole che sorgerà spontaneo chiedermi perchè una triennale in filosofia. In buona parte per passione e piacere personale, ma anche perchè credo fortemente che in una realtà come quella attuale, lavorativa e non, un requisito fondamentale per non essere travolti dalla banalità concettuale e dal conformismo, anche in questo caso in ambito lavorativo come in ogni altro, sia essere in grado di pensare liberamente fuori da preconcetti e sopratutto saper cogliere in maniera profonda e precipua ciò che ogni comportamento sociale cela. Detto questo mi ritrovo di fronte ad un dubbio. Per quanto riguarda la magistrale vorrei iscrivermi a quella che viene indicata dal ministero come L-77, ossia un corso di laurea magistrale in gestione d'impresa. Precisamente ho guardato l'offerta formativa e sarei interessato al ateneo di Bologna e alla Luiss di Roma.

Qui vi pongo i miei interrogativi:


1) Come, secondo voi, valuterebbe un percorso formativo strutturato come il mio (diploma in ragioneria-triennale in filosofia-magistrale in gestione d'impresa) un ipotetico selettore del personale? Lo apprezzerebbe? Lo troverebbe frammentario ed inutile?;

2) Quale fra i due atenei che ho summenzionato, secondo voi, mi aprirerebbe un ventaglio di possibilità maggiori? A Bologna sono più posti disponibili da ciò che ho notato ma siamo sempre ai minimi storici! parliamo di 30 posti contro 15 della Luiss. La Luiss sarebbe un valore aggiunto o meno?;

3) Il corso magistrale in oggetto è erogato anche in inglese da entrambe le due università, ciò rappresenterebbe un valore aggiunto? Vale la pena svolgere una laurea magistrale in inglese piuttosto che nella propria lingua madre (nel mio caso l'italiano)?;

4) Non ho, come avrete potuto notare, preso in considerazione la Bocconi poichè non ho provveduto ad informarmi al riguardo(piano di studi eccetera eccetera). Per chi ne sa qualcosa, essa offre qualitativamente qualcosa in più delle summenzionate Luiss e Alma mater?;

5) Un'altra strada che avrei in mente sarebbe quella di completare il mio percorso con una laurea magistrale in scienze filosofiche così da rendere il tutto più coerente e d in seguito svolgere un master di secondo livello sempre in BA(Business Administration). Ciò come sarebbe spendibile in termini lavorativi? Quale delle due soluzioni mi darebbe maggiori opportunità?.

Sono interessato ed aperto ad ogni parere: da chi è ancora studente e come me si trova a dover scegliere la magistrale su cui approdare, a cui magari a già seguito un percorso di questo tipo, a chi è contrario e ritiene che stia sbagliando. Ma sopratutto mi piacerebbe ascoltare la voce di persone che lavorano come selettori del personale per comprendere come mi inquadrerebbero. Ringrazio in anticipo chi spenderà il proprio tempo nel rispondermi.

Ciao.
Purtroppo sul forum ci sono solo laureati in trading.
 
Non direi proprio.
Se arrivi a leggere la 46esima riga e liberi la mente afferri il sottile riferimento.
 
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