jurassic88
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4 giorni fa davanti a una birra fresca in compagnia propongo una bella serata a casa di un mio amico, dove di solito facciamo delle belle grigliate, a base di baccalà e polenta. L'idea viene raccolta da tutti con entusiasmo, e questo mio amico che mette la casa per la serata mi da conferma per stasera. Decido di mettere io i soldi per 4 persone e di cucinare, in modo anche da non recare fastidio a casa di chi ospita. Da 3 giorni è in ammollo il baccalà, e ci cambio l'acqua ogni 8 ore, oggi è pronto per essere cucinato.
Mezz'ora fa ricevo il fatidico "pero" via whats'app, dice che non c'ha *****, che è troppo un problema mettermi la sua cucina a disposizione e comincia a darmi la colpa di essermi organizzato in cosi malo modo.
Essendo uno dei miei migliori amici dall'infanzia, prima provo col dialogo via whats'app, lo chiamo 1-2 volte e vedo che non risponde piu, ricevo un messaggio su whatsapp che mi dice che la sua decisione è questa. La sua ragazza di conseguenza non viene piu, e l'altro mio amico mi dice "lascia perdere, è fatto cosi".
Ora questo è solo un aneddoto, però io vi assicuro che tra i ragazzi della mia età (30 anni), questa è la prassi per i rapporti sociali, ovvero "ti dico di si ora per fare bella figura, poi all ultimo ti dico di no"
Io credo che ci sia un disagio di sottofondo, che non riguarda solo il mio amico, ma noi tutti , specialmente giovani, nell'organizzare il proprio tempo con gli altri o al servizio degli altri. Siamo talmente assuefatti da questo meccanismo "lavora, consuma, socializza online" che stiamo distruggendo i rapporti veri, sani, che formano il nostro tessuto sociale. Non siamo in grado di organizzarci, se non a poche ore di distanza, non vogliamo avere problemi, di nessun genere, vogliamo tutto e subito e solo alle nostre condizioni, non ci importa di fare del male al nostro miglior amico, perchè non siamo piu capaci di empatizzare con la gente. Per noi l'importante è il lavoro, lo stipendio, la scopata con la ragazza-moglie e il nostro sfogo su internet, preferiamo perdere tempo su facebook che con i nostri coetanei.
Scusate lo sfogo, vorrei sapere cosa ne pensate.
Mezz'ora fa ricevo il fatidico "pero" via whats'app, dice che non c'ha *****, che è troppo un problema mettermi la sua cucina a disposizione e comincia a darmi la colpa di essermi organizzato in cosi malo modo.
Essendo uno dei miei migliori amici dall'infanzia, prima provo col dialogo via whats'app, lo chiamo 1-2 volte e vedo che non risponde piu, ricevo un messaggio su whatsapp che mi dice che la sua decisione è questa. La sua ragazza di conseguenza non viene piu, e l'altro mio amico mi dice "lascia perdere, è fatto cosi".
Ora questo è solo un aneddoto, però io vi assicuro che tra i ragazzi della mia età (30 anni), questa è la prassi per i rapporti sociali, ovvero "ti dico di si ora per fare bella figura, poi all ultimo ti dico di no"
Io credo che ci sia un disagio di sottofondo, che non riguarda solo il mio amico, ma noi tutti , specialmente giovani, nell'organizzare il proprio tempo con gli altri o al servizio degli altri. Siamo talmente assuefatti da questo meccanismo "lavora, consuma, socializza online" che stiamo distruggendo i rapporti veri, sani, che formano il nostro tessuto sociale. Non siamo in grado di organizzarci, se non a poche ore di distanza, non vogliamo avere problemi, di nessun genere, vogliamo tutto e subito e solo alle nostre condizioni, non ci importa di fare del male al nostro miglior amico, perchè non siamo piu capaci di empatizzare con la gente. Per noi l'importante è il lavoro, lo stipendio, la scopata con la ragazza-moglie e il nostro sfogo su internet, preferiamo perdere tempo su facebook che con i nostri coetanei.
Scusate lo sfogo, vorrei sapere cosa ne pensate.