- Registrato
- 20/2/01
- Messaggi
- 58.403
- Punti reazioni
- 2.442
La Cassazione conferma la condanna a Corona per l'estorsione a Trezeguet
CONFERMATI 5 ANNI RECLUSIONE
La Cassazione ha appena confermato la condanna a cinque anni di reclusione (e mille euro di multa), per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali, nei confronti del fotografo Fabrizio Corona per aver preteso dal calciatore David Trezeguet 25 mila euro per non pubblicare delle foto che lo ritraevano. La procura generale di Torino ha quindi disposto l'ordine di arresto per Fabrizio Corona. Il provvedimento è stato firmato oggi dal pg Vittorio Corsi. Quando però gli agenti della Digos si sono presentati per eseguire l'arresto, di Fabrizio Corona non c'era traccia. Il paparazzo dei vip, stando a quando previsto dal decreto del Tribunale di Sorveglianza di Milano, dovrebbe rientrare a casa entro l'una di notte.
RIGETTATO IL RICORSO - In merito alla conferma della condanna, la Seconda sezione penale della Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Corona contro la condanna emessa dalla Corte d'Appello di Torino il 16 gennaio 2012. In primo grado la pena per Corona era stata più mite: il Tribunale di Torino, il 12 marzo 2010, gli aveva inflitto 3 anni e 4 mesi di reclusione. Venerdì mattina la Procura della Suprema Corte, rappresentata da Sante Spinaci, aveva chiesto il rigetto del ricorso. La vicenda giudiziaria, prima di passare per competenza dalla magistratura di Torino, era venuta a galla nell'ambito dell'inchiesta del pm John Woodcock «Vallettopoli». All'epoca il pm, ora alla Procura di Napoli, era in servizio a Potenza.
IL LEGALE DEL CALCIATORE - «Abbiamo trovato un accordo transattivo e siamo stati completamente risarciti in prossimità dell'udienza della Cassazione. Per questa ragione non ci siamo costituiti parte civile nel terzo grado di giudizio». Ad annunciarlo è Ezio Audisio, legale dell'attaccante franco-argentino David Trezeguet nel processo contro Fabrizio Corona, conclusosi con una condanna definitiva a cinque anni di carcere. La cifra corrisposta dal fotografo al calciatore è tuttavia stata mantenuta segreta.
CONFERMATI 5 ANNI RECLUSIONE
La Cassazione ha appena confermato la condanna a cinque anni di reclusione (e mille euro di multa), per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali, nei confronti del fotografo Fabrizio Corona per aver preteso dal calciatore David Trezeguet 25 mila euro per non pubblicare delle foto che lo ritraevano. La procura generale di Torino ha quindi disposto l'ordine di arresto per Fabrizio Corona. Il provvedimento è stato firmato oggi dal pg Vittorio Corsi. Quando però gli agenti della Digos si sono presentati per eseguire l'arresto, di Fabrizio Corona non c'era traccia. Il paparazzo dei vip, stando a quando previsto dal decreto del Tribunale di Sorveglianza di Milano, dovrebbe rientrare a casa entro l'una di notte.
RIGETTATO IL RICORSO - In merito alla conferma della condanna, la Seconda sezione penale della Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Corona contro la condanna emessa dalla Corte d'Appello di Torino il 16 gennaio 2012. In primo grado la pena per Corona era stata più mite: il Tribunale di Torino, il 12 marzo 2010, gli aveva inflitto 3 anni e 4 mesi di reclusione. Venerdì mattina la Procura della Suprema Corte, rappresentata da Sante Spinaci, aveva chiesto il rigetto del ricorso. La vicenda giudiziaria, prima di passare per competenza dalla magistratura di Torino, era venuta a galla nell'ambito dell'inchiesta del pm John Woodcock «Vallettopoli». All'epoca il pm, ora alla Procura di Napoli, era in servizio a Potenza.
IL LEGALE DEL CALCIATORE - «Abbiamo trovato un accordo transattivo e siamo stati completamente risarciti in prossimità dell'udienza della Cassazione. Per questa ragione non ci siamo costituiti parte civile nel terzo grado di giudizio». Ad annunciarlo è Ezio Audisio, legale dell'attaccante franco-argentino David Trezeguet nel processo contro Fabrizio Corona, conclusosi con una condanna definitiva a cinque anni di carcere. La cifra corrisposta dal fotografo al calciatore è tuttavia stata mantenuta segreta.