MILANO, 3 ottobre - I timori per la Grecia tornano a farsi sentire a Piazza Affari e sulle altre borse europee, con le vendite che bersagliano in particolare i bancari - più direttamente esposti alla crisi di Atene - ma non risparmiano gli altri settori, auto in testa.
Le cifre della bozza di bilancio della Grecia, pubblicata nel fine settimana, mostrano che il paese non raggiungerà gli obiettivi di deficit né quest'anno né il prossimo.
Intorno alle 12,30 l'indice Ftse Mib perde l'1,5%, sopra i minimi di seduta, l'AllShare l'1,4% e il Mid Cap l'1,5%. Contenuti i volumi, intorno a 600 milioni di euro.
Il futures sul Ftse Mib tratta poco sopra i 14.500 punti.
Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 arretra dell'1,7%, con Parigi e Francoforte in ribasso di oltre due punti percentuali, e a Wall Street i futures si muovono in moderato calo.
* Generalmente venduti i bancari, con le big INTESA SANPAOLO e UNICREDIT in calo del 2-2,5%, mentre recupera un po' di terreno UBI , che torna sulla parità. Il settore in Europa perde circa il 2,8%.
* Volatile POP MILANO , reduce dalla fiammata di venerdì innescata dalle speculazioni su nuovi soci in arrivo. Il titolo, dopo una prima parte di mattinata positiva, ha invertito la rotta arrivando a cedere oltre il 9% con volumi sostenuti, per poi portarsi intorno a -3%.
* In un settore auto europeo bersagliato dalle vendite (oltre -4%), FIAT e FIAT INDUSTRIAL pagano con pesanti ribassi, superiori al 3%, anche la decisione di lasciare Confindustria a partire da gennaio 2012, sottolineano gli operatori.
* MEDIASET cede l'1,8% mentre la stampa torna a interrogarsi sul futuro della sua quota nell'indebitatissima Endemol.
* In controtendenza ANSALDO con un progresso del 2,8%.
* Deboli in tutta Europa i titoli legati al petrolio . ENI cede l'1,5%, SAIPEM il 3,3%.
* Fuori dal paniere principale GAS PLUS , che venerdì ha annunciato di aver definito la struttura finanziaria per il rimborso del finanziamento ponte di 115 milioni concesso con l'acquisizione di Padana Energia, è in asta di volatilità con un balzo teorico del 13,5%.
* Dopo le vittorie in campionato LAZIO e JUVENTUS salgono rispettivamente del 9% e del 4% mentre resta al palo la ROMA .
Le cifre della bozza di bilancio della Grecia, pubblicata nel fine settimana, mostrano che il paese non raggiungerà gli obiettivi di deficit né quest'anno né il prossimo.
Intorno alle 12,30 l'indice Ftse Mib perde l'1,5%, sopra i minimi di seduta, l'AllShare l'1,4% e il Mid Cap l'1,5%. Contenuti i volumi, intorno a 600 milioni di euro.
Il futures sul Ftse Mib tratta poco sopra i 14.500 punti.
Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 arretra dell'1,7%, con Parigi e Francoforte in ribasso di oltre due punti percentuali, e a Wall Street i futures si muovono in moderato calo.
* Generalmente venduti i bancari, con le big INTESA SANPAOLO e UNICREDIT in calo del 2-2,5%, mentre recupera un po' di terreno UBI , che torna sulla parità. Il settore in Europa perde circa il 2,8%.
* Volatile POP MILANO , reduce dalla fiammata di venerdì innescata dalle speculazioni su nuovi soci in arrivo. Il titolo, dopo una prima parte di mattinata positiva, ha invertito la rotta arrivando a cedere oltre il 9% con volumi sostenuti, per poi portarsi intorno a -3%.
* In un settore auto europeo bersagliato dalle vendite (oltre -4%), FIAT e FIAT INDUSTRIAL pagano con pesanti ribassi, superiori al 3%, anche la decisione di lasciare Confindustria a partire da gennaio 2012, sottolineano gli operatori.
* MEDIASET cede l'1,8% mentre la stampa torna a interrogarsi sul futuro della sua quota nell'indebitatissima Endemol.
* In controtendenza ANSALDO con un progresso del 2,8%.
* Deboli in tutta Europa i titoli legati al petrolio . ENI cede l'1,5%, SAIPEM il 3,3%.
* Fuori dal paniere principale GAS PLUS , che venerdì ha annunciato di aver definito la struttura finanziaria per il rimborso del finanziamento ponte di 115 milioni concesso con l'acquisizione di Padana Energia, è in asta di volatilità con un balzo teorico del 13,5%.
* Dopo le vittorie in campionato LAZIO e JUVENTUS salgono rispettivamente del 9% e del 4% mentre resta al palo la ROMA .