RASSEGNA SETTIMANALE
(10-14/5)
Il lunedì passato
ci sono stati morti;
con quello che c'è stato
i long son risorti?
E l'altra settimana
quanti hanno deciso
che una fuga subitana
fosse meglio d'un sorriso?
Più che cinquecento,
ho letto, non son ora
quelli che l'investimento
non han lasciato ancora;
così le banche, adesso,
che han messo timore,
per quello ch'è successo,
al piccolo investitore,
avran libera mano
nel vendere e comprare
per uscire dal pantano;
noi stiamo a guardare.
Forse che il popol bue
si metterà traverso
pensando ora sicure
l'azion con cui ha perso?
Le banche avranno tempo
per fare lievitare
quel che nel frattempo
sono corse a comprare;
allora venderanno
a prezzi vieppiù alti
quello che ora vanno
comprando a prezzi blandi.
La ripresa s'avvicina
(ormai è quasi a vista)
e tutta la ruina
che ora ci contrista,
spesso evocata ad arte,
non convien temere;
ora si diparte
la crisi, non vedete?
Bisogna tener duro
ché queste oscillazioni
sappi, ne son sicuro,
daranno i loro doni
quando le banche avranno
rastrellato a più non posso
da color che temeranno
di dover posare l'osso.
Allor chi in questi giorni
resiste ancora un poco
vedrà spuntare i corni
del toro che invoco.
Solo fra qualche annetto
io tirerò le somme;
per ora mi diletto
a comprar quando occorre.
Sarà un'autostrada
allor l'investimento
e sarà ben ripagata
la pazienza in un momento.
Potremo finalmente
stare un po' tranquilli;
ora se pur dolente
non vale che tu strilli!
Abellinensis Hirpus Bluminae Terranovensique fecit
p.s. Sebbene venerdì
è scesa più del cinque
io vi devo dir
che il carnet è pingue
perché, a ben vedere,
in questa settimana
chi ha saputo tenere
ha fatto cosa sana.