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Farmaceutici(2)
Ciao,
riprendo qui il thread sui farmaceutici che oramai ha raggiunto la dimensione massima ammissibile.
L'occasione mi è data da una buona notizia.
Daiichi Sankyo acquisisce Ranbaxy Laboratories
La casa farmaceutica giapponese Daiichi Sankyo e quella Ranbaxy Laboratories si fondono. Daiichi Sankyo fa parte del mio indice JapanPH mentre Ranbaxy è il titolo di maggior peso nel mio indice IndiaPH.
Ranbaxy, la più grande impresa farmaceutica indiana, produce soprattutto farmaci generici. Il suo portafoglio prodotti è diversificato e include anti infettivi, nutrizionali, gastrointestinali, anti infiammatori, dermatologici, ortopedici, cardiovascolari e farmaci “lifestyle” (in grado di migliorare la qualità della vita). La metà del fatturato farmaceutico di Ranbaxy proviene dall’India, il 20% dall’Asia e dall’America Latina, il 18% dall’Europa e dall’Africa, il 6% dal Medio Oriente, il 5% dall’America del Nord. Il modello di business di Ranbaxy sta diventando sempre più simile a quello di un produttore internazionale di farmaci generici, come Teva.
A mio avviso la fusione è positiva in quanto consentirà a Ranbaxy di migliorare sull’organizzazione e sul marketing e a Daiichi Sankyo (la più giapponese delle big pharma del Giappone, orgogliosa della propria storia e della propria tradizione, ma di minore arte farmaceutica e meno nota internazionalmente rispetto a Takeda) di accedere al grande mercato indiano.
La notizia è infine interessante in quanto manifesta una tendenza alle aggregazioni fra case farmaceutiche asiatiche.
N.
Ciao,
riprendo qui il thread sui farmaceutici che oramai ha raggiunto la dimensione massima ammissibile.
L'occasione mi è data da una buona notizia.
Daiichi Sankyo acquisisce Ranbaxy Laboratories
La casa farmaceutica giapponese Daiichi Sankyo e quella Ranbaxy Laboratories si fondono. Daiichi Sankyo fa parte del mio indice JapanPH mentre Ranbaxy è il titolo di maggior peso nel mio indice IndiaPH.
Ranbaxy, la più grande impresa farmaceutica indiana, produce soprattutto farmaci generici. Il suo portafoglio prodotti è diversificato e include anti infettivi, nutrizionali, gastrointestinali, anti infiammatori, dermatologici, ortopedici, cardiovascolari e farmaci “lifestyle” (in grado di migliorare la qualità della vita). La metà del fatturato farmaceutico di Ranbaxy proviene dall’India, il 20% dall’Asia e dall’America Latina, il 18% dall’Europa e dall’Africa, il 6% dal Medio Oriente, il 5% dall’America del Nord. Il modello di business di Ranbaxy sta diventando sempre più simile a quello di un produttore internazionale di farmaci generici, come Teva.
A mio avviso la fusione è positiva in quanto consentirà a Ranbaxy di migliorare sull’organizzazione e sul marketing e a Daiichi Sankyo (la più giapponese delle big pharma del Giappone, orgogliosa della propria storia e della propria tradizione, ma di minore arte farmaceutica e meno nota internazionalmente rispetto a Takeda) di accedere al grande mercato indiano.
La notizia è infine interessante in quanto manifesta una tendenza alle aggregazioni fra case farmaceutiche asiatiche.
N.
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