Buongiorno a tutto il forum.
Vorrei gentilmente chiedere consiglio su ciò che sto maturando come strategia di investimento azionaria.
Tutto parte dall'esigenza che è quella di far crescere il capitale nel lungo/lunghissimo periodo (per intenderci un orizzonte temporale lungo è per me dai 20 anni in su).
Nell'ultimo periodo ho letto diversi testi tra cui L'interpretazione dei bilanci di Mary Buffett, The Intelligent Investor di Graham e Financial Modelling di Benninga. Queste letture, unite ad alcuni thread molto interessanti qui sopra, (Black Dog e Interpretazione dei bilanci), mi hanno portato ad una idea di strategia di investimento sulla quale vorrei avere qualche parere dai più esperti.
Io credo nella diversificazione, anche estrema, come metodo di contenimento del rischio, pertanto pensavo di procedere in questo modo:
1. Analizzando i bilanci di aziende di un determinato settore identificare quelle che potrebbero godere di un vantaggio competitivo (per dirla alla Buffett).
2. Con un modello che sto mettendo a punto, basato sul DCF, stimare il valore intrinseco per vedere se qualcuna delle aziende identificate al punto 1 è attualmente sottovalutata (non credo ma non si sa mai....)
3. Sfruttando l'AT beccare il timing di ingresso.
Ora è vero che:
- Per fare il punto 1 nel modo "ideale" bisognerebbe essere esperti (se non componenti del cda) di ogni azienda che si studia
- Il punto 2 necessita di assunzioni che possono anche essere errate
Però siccome è oggettivamente impossibile essere allo stesso tempo ingegneri elettronici per capire bene la politica di Terna, ingegneri chimici per capire BASF, commercialisti per Intesa, ecc ecc....e mi sembra altresì irrealistico utilizzare 50 anni di studi per identificare una azienda, da qualche parte si dovrà pur partire, assumendosi qualche rischio.
Vorrei pertanto chiedere ai più esperti se la strategia che sto mettendo in piedi è sensata oppure campata per aria.
Grazie
Vorrei gentilmente chiedere consiglio su ciò che sto maturando come strategia di investimento azionaria.
Tutto parte dall'esigenza che è quella di far crescere il capitale nel lungo/lunghissimo periodo (per intenderci un orizzonte temporale lungo è per me dai 20 anni in su).
Nell'ultimo periodo ho letto diversi testi tra cui L'interpretazione dei bilanci di Mary Buffett, The Intelligent Investor di Graham e Financial Modelling di Benninga. Queste letture, unite ad alcuni thread molto interessanti qui sopra, (Black Dog e Interpretazione dei bilanci), mi hanno portato ad una idea di strategia di investimento sulla quale vorrei avere qualche parere dai più esperti.
Io credo nella diversificazione, anche estrema, come metodo di contenimento del rischio, pertanto pensavo di procedere in questo modo:
1. Analizzando i bilanci di aziende di un determinato settore identificare quelle che potrebbero godere di un vantaggio competitivo (per dirla alla Buffett).
2. Con un modello che sto mettendo a punto, basato sul DCF, stimare il valore intrinseco per vedere se qualcuna delle aziende identificate al punto 1 è attualmente sottovalutata (non credo ma non si sa mai....)
3. Sfruttando l'AT beccare il timing di ingresso.
Ora è vero che:
- Per fare il punto 1 nel modo "ideale" bisognerebbe essere esperti (se non componenti del cda) di ogni azienda che si studia
- Il punto 2 necessita di assunzioni che possono anche essere errate
Però siccome è oggettivamente impossibile essere allo stesso tempo ingegneri elettronici per capire bene la politica di Terna, ingegneri chimici per capire BASF, commercialisti per Intesa, ecc ecc....e mi sembra altresì irrealistico utilizzare 50 anni di studi per identificare una azienda, da qualche parte si dovrà pur partire, assumendosi qualche rischio.
Vorrei pertanto chiedere ai più esperti se la strategia che sto mettendo in piedi è sensata oppure campata per aria.
Grazie