Value Investing Club

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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28/9/17
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Ciao a tutti,

volevo condividere, alcune idee relative al Value Investing
Anni indietro leggendo i libri di Benjamin Graham e investendo, mi sono convinto che le performance del Value Investing sono migliori rispetto a tutte le altre strategie e la sua efficienza è scarsamente documentata e credo che questo sarà sempre cosi negli anni a venire.

Comunque, nel tempo mi sono reso conto che la ricerca di titoli value investing implica lo “spendere” molto tempo nel studiare il titolo, in quanto la scrematura con i criteri rappresenta solo il 5%, poi c’è tutta la parte del bilancio, reputazione, prodotto, moat, ….
In sostanza per avere un portafoglio diversificato con 20 / 30 titoli, il tempo speso diventa notevole, oneroso e non sempre a disposizione

Ho cercato piu’ volte, di creare delle economie di scala e di condividere idee di value investing con altre persone, la mia idea era quella di creare un gruppetto (3/4 persone) di veri value investing, con la sola voglia di investire e poi ogni 3 / 4 mesi ci si trova per condividere dei titoli (fisicamente o nei forum), cosi semplicemente lo sforzo di ricerca di un titolo veniva moltiplicato per quattro. L’idea sulla carta sembra buona l’importante era di condividere la stessa filosofia d’investimento

Tutto pero’ si è arenato in quanto trovare veri Value Investor non è assolutamente semplice e ogni volta di andava sempre a parlare di grafici, di resistenze e supporti, previsioni inutili di GDP e inflazione, ma la cosa peggiore era parlare di rischio politico e purtroppo sempre li si arrivava
Si verificavano delle situazioni interessanti come: oggi il petrolio sale allora la crescita si arresterà, una settimana dopo il petrolio scende allora ci preoccupiamo perché la crescita si sta arrestando

C’è qualche “real Value Investor” interessato a sviluppare questa idea ?
Ho cercato di formalizzare tutti i criteri, che applico per la ricerca di titoli in un documento power point, che poi ho pubblicato su slideshare.net
 
Ciao a tutti,

volevo condividere, alcune idee relative al Value Investing
Anni indietro leggendo i libri di Benjamin Graham e investendo, mi sono convinto che le performance del Value Investing sono migliori rispetto a tutte le altre strategie e la sua efficienza è scarsamente documentata e credo che questo sarà sempre cosi negli anni a venire.

Comunque, nel tempo mi sono reso conto che la ricerca di titoli value investing implica lo “spendere” molto tempo nel studiare il titolo, in quanto la scrematura con i criteri rappresenta solo il 5%, poi c’è tutta la parte del bilancio, reputazione, prodotto, moat, ….
In sostanza per avere un portafoglio diversificato con 20 / 30 titoli, il tempo speso diventa notevole, oneroso e non sempre a disposizione

Ho cercato piu’ volte, di creare delle economie di scala e di condividere idee di value investing con altre persone, la mia idea era quella di creare un gruppetto (3/4 persone) di veri value investing, con la sola voglia di investire e poi ogni 3 / 4 mesi ci si trova per condividere dei titoli (fisicamente o nei forum), cosi semplicemente lo sforzo di ricerca di un titolo veniva moltiplicato per quattro. L’idea sulla carta sembra buona l’importante era di condividere la stessa filosofia d’investimento

Tutto pero’ si è arenato in quanto trovare veri Value Investor non è assolutamente semplice e ogni volta di andava sempre a parlare di grafici, di resistenze e supporti, previsioni inutili di GDP e inflazione, ma la cosa peggiore era parlare di rischio politico e purtroppo sempre li si arrivava
Si verificavano delle situazioni interessanti come: oggi il petrolio sale allora la crescita si arresterà, una settimana dopo il petrolio scende allora ci preoccupiamo perché la crescita si sta arrestando

C’è qualche “real Value Investor” interessato a sviluppare questa idea ?
Ho cercato di formalizzare tutti i criteri, che applico per la ricerca di titoli in un documento power point, che poi ho pubblicato su slideshare.net
ciao sarei molto interessato mi chiamo filippo ho 27 anni e investo in borsa da circa 5 anni in un 'ottica value. Ritengo il metodo di Graham e Buffet l'unico in grado di far guadagnare sui mercati azionari. Mi piacerebbe condividere idee ed opinioni su questo metodo precisando che valutare il valore intrinseco di una società è più un 'arte che un processo scientifico basato su formule matematiche. Personalmente non uso formule o screen per individuare aziende interessante preferisco leggere giornali e bilanci
 
devi usare tanti screener,
o almeno modellare bene i filtri,
studiarti i bilanci....
e alla fine ti escono biomediche americane abbastanza oscure...
i guadagni possono essere buoni, ma si tratta di aspettare mesi o anche anni...
il problema é trovare questi titoli e starci appresso
 
Ciao a tutti,

volevo condividere, alcune idee relative al Value Investing
Anni indietro leggendo i libri di Benjamin Graham e investendo, mi sono convinto che le performance del Value Investing sono migliori rispetto a tutte le altre strategie e la sua efficienza è scarsamente documentata e credo che questo sarà sempre cosi negli anni a venire.

Comunque, nel tempo mi sono reso conto che la ricerca di titoli value investing implica lo “spendere” molto tempo nel studiare il titolo, in quanto la scrematura con i criteri rappresenta solo il 5%, poi c’è tutta la parte del bilancio, reputazione, prodotto, moat, ….
In sostanza per avere un portafoglio diversificato con 20 / 30 titoli, il tempo speso diventa notevole, oneroso e non sempre a disposizione

Ho cercato piu’ volte, di creare delle economie di scala e di condividere idee di value investing con altre persone, la mia idea era quella di creare un gruppetto (3/4 persone) di veri value investing, con la sola voglia di investire e poi ogni 3 / 4 mesi ci si trova per condividere dei titoli (fisicamente o nei forum), cosi semplicemente lo sforzo di ricerca di un titolo veniva moltiplicato per quattro. L’idea sulla carta sembra buona l’importante era di condividere la stessa filosofia d’investimento

Tutto pero’ si è arenato in quanto trovare veri Value Investor non è assolutamente semplice e ogni volta di andava sempre a parlare di grafici, di resistenze e supporti, previsioni inutili di GDP e inflazione, ma la cosa peggiore era parlare di rischio politico e purtroppo sempre li si arrivava
Si verificavano delle situazioni interessanti come: oggi il petrolio sale allora la crescita si arresterà, una settimana dopo il petrolio scende allora ci preoccupiamo perché la crescita si sta arrestando

C’è qualche “real Value Investor” interessato a sviluppare questa idea ?
Ho cercato di formalizzare tutti i criteri, che applico per la ricerca di titoli in un documento power point, che poi ho pubblicato su slideshare.net

Idea interessante ..quì sei nel luogo giusto.
Per quel poco che posso contribuire ci sono !
 
Seguo, l'argomento è sicuramente interessante.

Ciao
 
Una traccia, una semplificazione potrebbe venire dalla pancia(partecipazioni) degli etf value.
Ciao
 
Molto interessante questa iniziativa.
 
Approfitto per domandare: come calcolare l'EPS Growth?

Io utilizzo la formula

(((EPS[SUB]Y[/SUB]/EPS[SUB]0[/SUB])[SUP](1/Y)[/SUP])-1)*100

dove Y è l'anno, ma non mi convince dato che non tiene conto di ciò che è avvenuto negli anni intermedi (tra Y e 0).

Grazie e ciao
 
Approfitto per domandare: come calcolare l'EPS Growth?

Io utilizzo la formula

(((EPS[SUB]Y[/SUB]/EPS[SUB]0[/SUB])[SUP](1/Y)[/SUP])-1)*100

dove Y è l'anno, ma non mi convince dato che non tiene conto di ciò che è avvenuto negli anni intermedi (tra Y e 0).

Grazie e ciao

Talvolta uso la tua formula, talvolta la media geometrica della crescita o decrescita (1- crescita) anno su anno, ma molte volte vado a occhio guardando la serie dei 5/10 anni operation income su morningstar
 
Dopo aver trovato qualche interessato,

proviamo a passare al passo successivo, naturalmente qui si raccolgono suggerimenti

la mia idea a grandi linee:

1. ogni persona decide di partecipare al chiamiamolo "vale Investing Club"
2. ogni 3/4 mesi viene prodotta da ogni partecipante un'analisi su un titolo da condividere
3. l'ideale sarebbe avere un formato standard da decidere (profilo azienda, dati finanziari per dire che è buona e costa poco, moat, ...)
4. il mezzo di condivisione è ancora da decidere, possiamo decidere fra il forum o l'incontro fisico. O anche la creazione di un item sul forum dove si pubblicano solo le analisi

Si accettano consigli, l'importante è provare a far partire l'iniziativa
per vedere se si riescono a creare delle economie di scala, Esempio sto analizzando FL, inclusa la visita dei negozi ormai da un mese e sbagliero' qualcosa !

Ciao e a tutti
 
Beh, l'idea non sarebbe malvagia... certo non l'hai fatta nascere nel migliore dei modi, se mi permetti.
Come credo tu sappia, esiste già un "reale" "Value Investor Club" su Internet... solo che per entrarvi devi dar prova di essere più che bravo e di sapere quello che fai...
Credo che tu lo sappia, anche perchè l'indirizzo che tu vorresti dare al club è molto simile a quello vero!

Fatta questa piccola premessa, non credo che un buon modo per iniziare sia quello di parlare su come calcolare la crescita dell'eps degli ultimi dieci anni... è vero che l'argomento non è stato posto da te, ma ti sei prodigato a rispondere, invece di dire che... non serve assolutamente a niente!!! (... anche se ho apprezzato il fatto che tu lo faccia "ad occhio"!).
E poi... proprio l'EPS... non c'è niente di più facilmente, legalmente, volontariamente manovrabile dell'earnings (... invece di esultare, dovremmo far scattare un campanello d'allarme per quelle società i cui profitti crescono sempre ad ogni quarter... soprattutto se ad ogni quarter battono le previsioni EPS - tra l'altro indicati da compiacenti e lubrificati analisti)
Non per ribadire l'ovvio ma Graham ha cominciato quando non esistevono i computer e le calcolatrici erano con la manovella, Buffett è famoso per non avere un computer e non avere una calcolatrice e le intuizioni migliori le ha avute nei primi anni, quando non c'era la tecnologia che lo potesse aiutare.
E' ovvio che oggi non credo se ne possa fare a meno ma la finalità del Value Investor non è quella di calcolare o mettere in funzione chissà quale formula magica per trovare l'azione perfetta o per stabilire ad esempio un tanto blasonato target price.
Noi non siamo, e non dobbiamo essere analisti!!! (... ed è inutile anche descrivere l'inutilità e la pochezza del lavoro degli analisti che non ne prendono una dai tempi delle guerre puniche - a loro discolpa solo il fatto che non hanno alcun interesse ad azzecchare!!!)
I dati di bilancio sono il cuore del nostro lavoro ma sono solo l'inizio del nostro lavoro!
Una volta conosciuti ed incamerati, parte il vero lavoro che è tutt'altro!
Troppo spesso si pensa che Value Investor significhi fare conti, trovare ratio, calcolarne la crescita, usare formule quanto più complicate possibili per trovare la soluzione di tutto... sempre usando le parole di Buffett: le uniche operazioni matematiche che vi serviranno saranno l'addizione e la sottrazione... tutto il resto è solo fumo negli occhi!
Se siete Value Investor, se volete esserlo, se vi sentite Value Investor, non dovrete usare la calcolatrice, dovete usare gli occhi per leggere!
I bilanci non vanno calcolati, vanno letti!
Morningstar è un ottimo sito, soprattutto perchè tutto gratuito (almeno per tutto quello che serve) e perchè "superficialmente" riporta dati corretti ed in un tempo relativamente veloce... ma se volete essere Value Investor, non ci fate niente con Morningstar!!!
O meglio, ci fate nella fase della ricerca, per riuscire approssimativamente a valutare se una società è totalmente da scartare, inevitabilmente da scartare, parzialmente da scartare, da tenere d'occhio o solo in pochissimi casi, da iniziare a studiare sperando di trovare qualcosa di interessante!
Ma poi... serve molto altro... serve molto tempo... serve molto leggere... serve molto osservare... serve molto buon senso sotto ogni punto di vista!

Detto questo, io, se parte, sono lieto di dare il mio contributo... ma ci terrei ad evitare non solo i grafici, ma anche formule più complesse di una addizione sottrazione moltiplicazione divisione, sono disposto a concedervi una percentuale... ma è il massimo... ed in tutti i casi con non più di due fattori per operazione!!!
Per le argomentazioni, invece, piena libertà... potete spaziare da Kant a Freud, da Greenblatt a Monish Pabrai.

Ciao.
 
Beh, l'idea non sarebbe malvagia... certo non l'hai fatta nascere nel migliore dei modi, se mi permetti.
Come credo tu sappia, esiste già un "reale" "Value Investor Club" su Internet... solo che per entrarvi devi dar prova di essere più che bravo e di sapere quello che fai...
Credo che tu lo sappia, anche perchè l'indirizzo che tu vorresti dare al club è molto simile a quello vero!

Fatta questa piccola premessa, non credo che un buon modo per iniziare sia quello di parlare su come calcolare la crescita dell'eps degli ultimi dieci anni... è vero che l'argomento non è stato posto da te, ma ti sei prodigato a rispondere, invece di dire che... non serve assolutamente a niente!!! (... anche se ho apprezzato il fatto che tu lo faccia "ad occhio"!).
E poi... proprio l'EPS... non c'è niente di più facilmente, legalmente, volontariamente manovrabile dell'earnings (... invece di esultare, dovremmo far scattare un campanello d'allarme per quelle società i cui profitti crescono sempre ad ogni quarter... soprattutto se ad ogni quarter battono le previsioni EPS - tra l'altro indicati da compiacenti e lubrificati analisti)
Non per ribadire l'ovvio ma Graham ha cominciato quando non esistevono i computer e le calcolatrici erano con la manovella, Buffett è famoso per non avere un computer e non avere una calcolatrice e le intuizioni migliori le ha avute nei primi anni, quando non c'era la tecnologia che lo potesse aiutare.
E' ovvio che oggi non credo se ne possa fare a meno ma la finalità del Value Investor non è quella di calcolare o mettere in funzione chissà quale formula magica per trovare l'azione perfetta o per stabilire ad esempio un tanto blasonato target price.
Noi non siamo, e non dobbiamo essere analisti!!! (... ed è inutile anche descrivere l'inutilità e la pochezza del lavoro degli analisti che non ne prendono una dai tempi delle guerre puniche - a loro discolpa solo il fatto che non hanno alcun interesse ad azzecchare!!!)
I dati di bilancio sono il cuore del nostro lavoro ma sono solo l'inizio del nostro lavoro!
Una volta conosciuti ed incamerati, parte il vero lavoro che è tutt'altro!
Troppo spesso si pensa che Value Investor significhi fare conti, trovare ratio, calcolarne la crescita, usare formule quanto più complicate possibili per trovare la soluzione di tutto... sempre usando le parole di Buffett: le uniche operazioni matematiche che vi serviranno saranno l'addizione e la sottrazione... tutto il resto è solo fumo negli occhi!
Se siete Value Investor, se volete esserlo, se vi sentite Value Investor, non dovrete usare la calcolatrice, dovete usare gli occhi per leggere!
I bilanci non vanno calcolati, vanno letti!
Morningstar è un ottimo sito, soprattutto perchè tutto gratuito (almeno per tutto quello che serve) e perchè "superficialmente" riporta dati corretti ed in un tempo relativamente veloce... ma se volete essere Value Investor, non ci fate niente con Morningstar!!!
O meglio, ci fate nella fase della ricerca, per riuscire approssimativamente a valutare se una società è totalmente da scartare, inevitabilmente da scartare, parzialmente da scartare, da tenere d'occhio o solo in pochissimi casi, da iniziare a studiare sperando di trovare qualcosa di interessante!
Ma poi... serve molto altro... serve molto tempo... serve molto leggere... serve molto osservare... serve molto buon senso sotto ogni punto di vista!

Detto questo, io, se parte, sono lieto di dare il mio contributo... ma ci terrei ad evitare non solo i grafici, ma anche formule più complesse di una addizione sottrazione moltiplicazione divisione, sono disposto a concedervi una percentuale... ma è il massimo... ed in tutti i casi con non più di due fattori per operazione!!!
Per le argomentazioni, invece, piena libertà... potete spaziare da Kant a Freud, da Greenblatt a Monish Pabrai.

Ciao.

Ottimo intervento che condivido !
Io sono persino allergico alle abbreviazioni dei titoli .. ho comprato CIG... mi interessa PIF ...ecc.
 
Ultima modifica:
e quando è che parte il prossimo...pincopallino fund...caiotizioindex...ecc?

non vedo l'ora....:boxe: :rotfl:
 
io provo a buttarla lì ... cosa ne pensate di Esselunga ?
 
Idea molto interessante!

Io voglio monitorare assolutamente l'Ipo di Eataly. Quando vidi l'apertura a Roma anni fa rimasi estasiato dal modello di business e a breve la vedremo sbarcare in borsa. Per restare coerenti con l'approccio, io quello che analizzerei bene di Eataly per valutarla sono i flussi di cassa prettamente operativi, ante cap-ex, dato che ho la sensazione che per capire la redditività a regime bisogna spurgare i conti di questi anni innanzitutto dalle numerose aperture che andranno rallentando, e poi da ammortamenti che, a naso, dovrebbero essere sopravvalutati rispetto alla reale usura degli store che per loro natura, a differenza di impianti industriali, richiedono meno manutenzione o "revamping", ergo se gli ammortamenti sono superiori a quelli diciamo "ideali" ovvero perfettamente aderenti al reale, gli earnings di questi anni sono giocoforza molto sottovalutati.

Fatemi sapere che ne pensate.
 
Idea molto interessante!

Io voglio monitorare assolutamente l'Ipo di Eataly. Quando vidi l'apertura a Roma anni fa rimasi estasiato dal modello di business e a breve la vedremo sbarcare in borsa. Per restare coerenti con l'approccio, io quello che analizzerei bene di Eataly per valutarla sono i flussi di cassa prettamente operativi, ante cap-ex, dato che ho la sensazione che per capire la redditività a regime bisogna spurgare i conti di questi anni innanzitutto dalle numerose aperture che andranno rallentando, e poi da ammortamenti che, a naso, dovrebbero essere sopravvalutati rispetto alla reale usura degli store che per loro natura, a differenza di impianti industriali, richiedono meno manutenzione o "revamping", ergo se gli ammortamenti sono superiori a quelli diciamo "ideali" ovvero perfettamente aderenti al reale, gli earnings di questi anni sono giocoforza molto sottovalutati.

Fatemi sapere che ne pensate.

sicuramente Eataly è un gioiello è rappresenta al 100% il made in italy che tanto piace agli istituzionali vedasi Moncler, tutto come sempre dipende dal prezzo cioè da quanto viene quotata
 
Si certo chiaro, io dicevo un possibile focus nella valutazione intrinseca, da comparare poi col prezzo.
 
ciao, non converrebbe prendere i titoli del value investor club esistente e sviscerarli?ad esempio mettendo come filtro la capitalizzazione superiore a 10mld ottengo questi risultati degli ultimi mesi, potremmo tirare fuori documentazione e sviscerare questi titoli

MYLAN NV MYL • 38.59 • $20,684mn
LEVEL 3 COMMUNICATIONS INC LVLT • 58.61 • $21,000mn
Intuit Inc. INTU • 137.00 • $35,088mn
INVESTOR AB IVSBY • 394.20 • $36,000mn
Baidu bidu • 193.00 • $67,000mn
 
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